Racconti di isole, venti, vele, nuoto e remi, oltre a qualche idea sul nostro mare quotidiano - Fabio Fiori

domenica 23 ottobre 2016

Grandi vele, grandi storie

E' in edicola BOLINA di ottobre, in cui troverete il racconto de "Il Nuovo Trionfo", uno dei pochi trabaccoli ancora naviganti, che proprio quest'anno compie novant'anni.

Non è facile vivere a lungo per una barca, soprattutto se era da lavoro e a vela, perché il mare e il vento sono implacabili. Inoltre nell’ultimo secolo, i materiali, le tecniche e le finalità sono cambiate rapidamente e così le barche non solo sono naufragate ma sono state anche abbandonate o demolite, complice in Italia una folle legge riguardante il ritiro delle licenze pescherecce.
Perciò assume ancora maggior valore, affettivo e testimoniale, il novantesimo compleanno del trabaccolo Il Nuovo Trionfo, che si festeggia quest’anno. Venne varato infatti nel 1926 a Cattolica, importante centro peschereccio tra le Marche e la Romagna, costruito nel cantiere di Ferdinando Ubalducci. Uno degli ultimi maestri di quell'arte di costruire barche che era “la continuazione e la conclusione … di una storia che iniziò orientativamente nel neolitico” e che vide una svolta decisiva nel Quattrocento, quando si consumò una “rivoluzione nautica”, rimasta per secoli alla base della tradizione adriatica, come scrisse Marco Bonino nel catalogo della mostra “Barche e genti dell'Adriatico. 1400-1900”, una pietra miliare per lo studio della cultura marinaresca.
...
Dal 2008 la barca è di proprietà della  “Compagnia della marineria tradizionale Il Nuovo Trionfo”  che ne ha curato subito un importante restauro e la valorizzazione storica e culturale. Anche in questi mesi la barca è in cantiere per poter felicemente veleggiare verso l'ambizioso traguardo dei 100 anni.


L'articolo completo è pubblicato sul mensile BOLINA di ottobre 2016.